Buonasera Amici di Cuor di Pelo,
il post di oggi è dedicato al tenero bassotto Califfo, ed è una storia d'amore a lieto fine, proprio come quella di Cenerentola, dove la tristezza si trasforma in gioia.
E, come in tutte le storie di questo genere, dove c'è anche la morale come sottofondo, anche noi la racconteremo iniziando con... "C'era una volta..."
C'era una volta un piccolo bassotto a pelo raso di nome Califfo. La "leggenda" narra che il cagnetto è cresciuto e ha inizialmente vissuto in una famiglia.
Quando questa si è dovuta trasferire all'estero, non potendo portarsi appresso Califfo, ha deciso di lasciarlo in adozione ad un loro zio, che qui chiameremo il "patrigno".
Il patrigno l'ha prima rinchiuso, per ben due anni, in un SERRAGLIO, poi l'ha affidato al Canile della Maggiolina.
Califfo è diventato così un cane triste e spaventato.
E' molto dimesso, si sottomette facilmente. Desidera coccole anche se timoroso. Ha bisogno del contatto. Contatto umano e contatto con altri cani. Non gli piace l'isolamento.
Una sera, nella sua cuccia del canile, si affaccia un ragazzo dall'espressione simpatica. Silvia, la direttrice della Maggiolina dice che si chiama Sandro.
Califfo, da dietro le sbarre della sua gabbia, lo guarda impaurito... "Chi è questo ragazzone? Mi piace... ho paura!! Vorrei andare da lui... ha gli occhi buoni... ma sarà davvero buono come sembra, mi posso fidare di lui?"
Ma i cani, si sa, perdonano sempre. Possono portare dietro grandi traumi ma perdonano. I suoi occhi dolci incontrano quelli emozionati di Sandro. Si apre il cancelletto del suo box e Califfo, nonostante la paura, ha ancora il desiderio di regalare fiducia e corre affettuoso verso di lui.
Una persona sensibile come Sandrino come può resistere a questa scena. Come può non cedere il cuore? Vorrebbe portarlo via con sè, ma a casa l'aspetta la sua vispa Molly, lo spazio a disposizione è poco, le scelte non può prenderle da solo...
Califfo si lascia mettere il guinzaglio da Silvia e Sandro, e li segue verso quella parte del canile dove si stava svolgendo un evento di beneficenza per sostenere i cagnetti sfortunati. Lì ci sono due Amici di Sandro, Tabata Bonny e Rudy, che si commuovono alla vista di quello scricciolino tanto lungo quanto basso.
E arrivano inaspettate le dolci parole di Rudy: "Che bel bassotto, lo portiamo a casa?"
La Maggiolina ha grande fiducia in Sandro, conosce il suo amore per i cani e gli affida Califfo il giorno seguente. Per il momento sarà solo una prova, bisogna verificare che Molly e Califfo siano caratterialmente compatibili, che possa essere la nuova casa un ambiente adeguato per il nuovo arrivato. Le paure sono tante, ma tante anche le speranze.
Tutti noi del gruppo abbiamo tanto pregato che l'adozione potesse andare in porto, ci siamo arrabbiati per l'ennesimo caso di abbandono, abbiamo commentato i tormentoni di Sandrino del SERRAGLIO, perché non riusciva a darsi pace che una simile creaturina potesse esser stata rinchiusa là dentro. Abbiamo anche fatto il tifo per il nome: lasciargli il suo o sceglierne uno nuovo?
Ma soprattutto aspettavamo l'esito della prima notte Molly-Califfo.
Purtroppo non è andata molto bene. La principessa ha carattere, è una figlia unica molto coccolata e abituata a stare al centro dell'attenzione. E, come nella natura dei cani, ha un forte istinto territoriale. Non l'ha subito accettato. Lo cacciava via, gli ringhiava, lo sottometteva. Poi, la magia.
Il mattino seguente, al rientro di Sandro dal lavoro, trova i due cagnetti accoccolati, erano diventati amici. Forse dovevano fare i conti tra di loro in privato, senza alcun tipo di intromissione dall'esterno, neanche quella del papà... insomma, dovevano parlarsi in cagnesco!
Nei giorni successivi il rapporto si è sempre più consolidato. Sandro continuava a porsi tante domande mentre postava le foto dei cagnolini che dormivano assieme sotto le coperte. Si capiva che ormai era andata. E così, quando finalmente anche la famiglia Malandrino se ne è convinta, dopo 4-5 giorni dall'arrivo a casa del cagnetto, si è deciso di adottarlo per sempre, diventando definitivamente e ufficialmente Califfo Malandrino.
E così... vissero per sempre felici e contenti!
La grande emozione di chi compie una simile avventura è di poter veder rinascere il cane giorno dopo giorno. Apprezzare ogni piccolo gesto che sembra scontato. Non sempre è facile questo percorso ma è molto emozionante. Un'esperienza unica che consigliamo di provare!
Elena Mura